È passato un mese da quel tranquillo (????) weekend di digiuno e solo ora riesco a scrivere la mia esperienza.
Ho 56 anni, in menopausa da 7 anni e con un soprappeso di almeno 25 kg. Ho sempre fatto attività fisica anche se mai in modo particolarmente continuativo, mentre negli ultimi 3 anni mi sono completamente fermata. Problemi di salute, chi non ne ha? Gastrite da stress e intolleranze a latticini, cereali e legumi. Seguo tendenzialmente la paleo dieta pur con qualche sgrarro, lo confesso.
Seguendo Ethel Cogliani da anni, ho inserito il digiuno nel mio stile di vita, oltre a mangiare quando il corpo lo chiede e non necessariamente agli orari programmati. Nei miei digiuni non ho mai superato le 24 ore, per questo avevo bisogno di saltare questo ostacolo mentale e provare anche il digiuno secco, quindi quale occasione migliore di un weekend con Ethel e Stefano per fare questa esperienza?
Sono arrivata caricata a bomba, dopo la preparazione che ci era stata inviata. Appena in loco, pesata e controllo dei valori di ossigenazione e battito, che ci avrebbero accompagnato per ogni giorno successivo fino all’uscita dal digiuno.
Poi entriamo nel vivo dell’esperienza con Ethel e Stefano che si occupano, ognuno per le proprie competenze, di darci indicazioni teirico-pratiche sulla gestione del digiuno, su eventuali sintomi da ascoltare sul nostro corpo, sui sistemi di controllo respiratorio e di massaggio che possiamo usare per proseguire l’esperienza al meglio.
Il tempo trascorre in modo sereno, conviviale, gioioso, pienamente naturale tanto che fame e sete non li sento affatto. Essere in gruppo aiuta a gestire sensazioni ed emozioni che sono individuali ma anche comuni a tutti. Poterne parlare e confrontarsi contribuisce a darsi reciproco supporto, specie se ti sembra di non potercela fare.
Invece, come un gruppo di moschettieri, tutti siamo arrivati alla meta con grande forza!
Personalmente è stata una esperienza davvero sfidante ma anche formativa, perché mi ha dato la prova che i limiti che mi ero sempre imposta rispetto ai tempi di un digiuno sono delle forme pensiero da distruggere.
L’uscita dal digiuno è stato quasi un trauma per me, lo confesso: ebbene sì, non avevo né sete né fame, quindi riprendere contatto con le necessità corporali un pochino mi ha disturbato. In quel momento mi sono resa conto di quanto il cibo sia spesso solo un bene di rifugio emotivo, invece che mera fonte di sostentamento.
Scegliere di applicare il digiuno nella mia routine, visto che mi sono proposta di farlo settimana dopo settimana, ha avuto notevoli vantaggi:
1) progressivo calo del peso
2) gastrite notevolmente attenuata
3) maggiore lucidità mentale
4) benessere generale totale
In questo momento sono a casa perché positiva al covid e il digiuno mi ha aiutato ad annientare i sintomi.
Conclusione:
scegliere di affrontare l’esperienza del digiuno di 42 ore in compagnia di Ethel e Stefano, che ringrazio per la loro generosità e professionalità, e dei compagni di avventura è stata la decisione migliore che abbia potuto prendere per la mia salute e per la mia evoluzione.
Inoltre essere seguiti in questo processo ti aiuta ad avere in anticipo tutte le risposte a tutte le casistiche che puoi incontrare nel tuo percorso singolo, cosicché si possa essere preparati ad ogni evenienza.
Se mi chiedi: lo rifaresti? Alla prossima io ci sono, e tu?????
— Gianna Tamburrino