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Scopri i benefici del digiuno secco... ovvero il digiuno senza acqua

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I benefici del digiuno secco

Depurazione

Libera il tuo corpo dalle tossine che inevitabilmente si accumulano

Reset ormonale e metabolico

Riattiva e stimola la corretta progressione ed espressione ormonale

Previene i tumori

Permette al tuo corpo il naturale riciclo e smaltimento cellulare che un’alimentazione continua impedisce

Perché il digiuno senza acqua

So perfettamente che solo il termine può spaventarti… Già togliere da mangiare sembra assurdo per alcuni, ma togliere anche l’acqua potrebbe sembrarti addirittura folle.

Se anche tu, come noi all’inizio, hai avuto questo pensiero leggendo del digiuno secco, penso che capirai perché è nato FunFastik.

Il digiuno è sempre stato associato a privazione, sofferenza, fame.

Sono retaggi che ci portiamo dietro da quando l’essere umano è stato soggetto a carestie: la fame è il male, il nutrimento è il bene.

Ma non è così. Negli equilibri naturali c’è sempre stato un momento in cui si mangiava e un momento in cui si digiunava. Faceva parte del gioco della vita, e il corpo ha sempre avuto le risorse per combattere e sopravvivere a questi periodi di magra.

Al giorno d’oggi invece sembra che non si può stare più di 4 ore senza mangiare, perché sennò perdi gli equilibri…

Ma di cosa stiamo parlando realmente? Di una nostra paura o di ciò che accade realmente nel nostro corpo?

La risposta a questa domanda penso tu la conosci, anche se magari non è proprio quello che vorresti sentirti dire. D’altra parte rimanere nella zona di comfort dei 5 pasti al giorno (anche 6 se vogliamo) è una verità che piace un po’ a tutti.

Da quando esistono i nutrizionisti, questi si sono sempre scontrati con un problema enorme: le persone avevano difficoltà ad abbandonare le loro abitudini alimentari.

E se tu potessi cominciare a introdurre UNA buona abitudine che ti rende meno dannose le abitudini che hai difficoltà ad abbandonare?

E se tu riuscissi a dedicare 1 giorno a settimana (non 7 giorni su 7 come in tutte le altre diete) per poter, con il nostro aiuto, cambiare la tua vita...

... non sarebbe un buon compromesso per iniziare a migliorare la tua salute?
Da qualche mese facevo parte del gruppo della mia città che seguiva la dieta Paleo. Sulla pagina Facebook del gruppo, ogni tanto vedevo degli accenni a Ethel. Poi un amministratore del gruppo mi ha consigliato di chiedere dei consigli di salute alla dott.ssa Cogliani.

Allora ho finalmente dato una bella occhiata al sito, che prima invece avevo solo visto di sfuggita. Mi sono rivolta a lei per un problema di diabete autoimmune (tipo 1).

Il suo approccio è stato molto accogliente, ma allo stesso tempo professionalissimo.

Prima di fare un colloquio, ha voluto capire come mi stavo comportando con la mia salute, e se sarei stata in grado di seguire la Paleo e gli accorgimenti che si fanno per stare meglio con questo metodo, che credo personalmente sia solo per chi ci crede e ne ha fiducia.

Bisogna aprire la mente ad una visione a 360 gradi che non coinvolge solo il corpo, il cibo e l’integrazione… eh no, sarebbe troppo facile, o meglio non sarebbe sufficiente.

Bisogna ascoltarsi, arrivare a conoscersi come non ci si è mai conosciuti, accettare dei limiti per superarne altri, imparare a fare parte del tutto col mondo e farlo armoniosamente… non ci si cura di sole medicine quando si vuole guarire.

La dottoressa è sempre stata molto chiara nelle indicazioni e mi ha sempre spiegato, con parole adatte alla persona con la quale sta parlando, i perché e i come delle scelte che fa per me. Così come mi ha sempre dato delle spiegazioni alle reazioni che vedo accadere quando iniziamo una fase del protocollo, o quando non riesco a spiegarmi perché il mio corpo ha reagito in un particolare modo ad un particolare stimolo… o magari a nessuno stimolo!

Ho sospeso degli integratori che mi erano stati dati da un diabetologo a cui mi ero affidata privatamente, e introdotto integrazione consigliata dalla dottoressa Cogliani. Altri integratori che già prendevo seguendo la dieta Paleo come la vitamina D e la vitamina K2 me li ha confermati.

Per quanto riguarda l’insulina, l’ho inizialmente diminuita al calare dei valori alti e fuori norma delle glicemie che misuro comunque e sempre almeno 5 volte al giorno.

Ci sono periodi in cui ho glicemie talmente nei range delle persone normali in cui non necessito di iniettarmi insulina. In questi periodi, sempre maggiori, misuro le glicemie anche più spesso, per non dover sbagliare.

Sono stata diagnosticata diabetica due anni fa ed ancora lo sono. Solo che al momento riesco a tenere sotto controllo i miei valori. Appena diagnosticata, ho fatto le cure come da protocollo ospedaliero, che mi hanno in quel momento salvato la vita. Poiché il mio esordio è stato piuttosto forte.

Dopo quattro mesi ho scoperto la dieta dei gruppi sanguigni e ho deciso di provarla. Quello è stato un momento di grossa svolta nella mia vita. Ho visto la prima luce, poiché ho iniziato a capire il valore di una nutrizione diversa dalla dieta mediterranea. Fortunatamente il mio gruppo sanguigno zero mi permise di provare una dieta molto molto simile alla dieta Paleo. E così ho visto che il mio corpo iniziava a farcela da solo.

Ho imparato a gestirmi con la dieta dei gruppi sanguigni e mi sono iniziata a fare tante domande. Sono stata un po’ autodidatta una volta imparate le basi e da sola, studiando e leggendo ma soprattutto testando i cibi su di me, sono arrivata ad escludere da questa dieta degli alimenti e ad aggiungerne altri, così facendo mi sono sempre più avvicinata alla Paleo che era quella con cui riuscivo a gestire le mie glicemie.

A questo punto ho cercato un dottore professionista che potesse correggermi in caso di errori grossolani che un autodidatta può, suo malgrado, fare e che mi consigliasse la giusta integrazione.

Devo dire che mi trovavo già bene con la dieta Paleo, ma seguivo diversi gruppi senza avere un punto di riferimento, che invece credo sia fondamentale.

Al momento sono veramente soddisfatta ed il mio augurio è che al cambiare del mio stato, Ethel riesca sempre ad indicarmi come aggiustare il tiro, come al momento. La disponibilità della mia dottoressa è impagabile. La consiglio a tutti!

Innanzitutto, vorrei consigliare al mondo di smettere di credere alla dieta mediterranea. Però ho imparato che ognuno ha il suo percorso. Io ci sono arrivata perché lo volevo: ho studiato la mia malattia tutte le sere su libri e su internet. Ho voluto davvero provare nuove vie per trovare un percorso nel quale mi sentissi partecipe fisicamente e mentalmente, nel quale non ci fossero dogmi ma una mano tesa.

Non siamo tutti uguali e molta gente, nel caso di un diabete, preferisce poter mangiare una pastarella al bar, un gelato in estate, una pizza con gli amici al prezzo di un’iniezione o due di insulina. Ed è giusto così allora, ognuno deve essere libero di scegliere per sé stesso accogliendo poi le conseguenze delle proprie scelte.

Mi aspettavo una dottoressa che sapesse curarmi. Ho trovato una dottoressa che è anche un’amica, che c’è: la differenza da tanti dottori è che lei c’è!

Parlando di diabete, una patologia che viene influenzata da così tante variabili, posso parlare di risultati in generale, poiché anche un’arrabbiatura da poco può alterare le glicemie, ed ecco che si potrebbe pensare che il protocollo ha fallito… ed invece NO!

In linea generale seguo IMMUNOREICA da 4 mesi, e posso dire che la mia ultima emoglobina glicata era di pochissimo più alta di una persona normale non affetta da diabete. Le precedenti non erano malvagie, ma non erano così buone.

Il mio corpo si sta rimodellando, e la mia mente è serena perché mi sento in buone mani. Ho sempre voluto praticare il digiuno, ma essendo diabetica non mi sono mai sentita all’altezza di poterci provare da sola.

La dottoressa giustamente non me lo ha fatto provare all’inizio del nostro percorso, ha voluto conoscere meglio come ero, come reagivo, ha seguito i miei progressi e tutte le mie analisi.

Ma da un mese mi segue nel digiuno secco, che al momento mi sta dando dei risultati stratosferici.

E ripeto, il fatto che è con me mentre lo faccio, perché la sua presenza anche se non fisica è garantita, rende tutto molto sereno.

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Marzo 2020.

Alla fine della prima testimonianza avevo appena iniziato i digiuni secchi. Tra la prima testimonianza e agosto 2019 ho sempre fatto i miei digiuni una volta a settimana per 24-36 ore sospendendo ogni integrazione o farmaco durante tutta la durata. Ho lavorato in spiaggia sotto il sole ogni mattina da giugno ad agosto e in acqua di mare per circa 1 o 2 ore a mattino.

Da luglio fino al 15 settembre mi sono alzata ogni mattina prima dell’alba per arrivare in spiaggia al momento dell’alba e guardarla – come dico io – negli occhi, cioè senza occhiali protettivi. Ogni mattina dopo l’alba, tornata a casa ho messo la faccia in acqua ghiacciata per bloccare un inizio di problema alla retina causato dal diabete, ormai totalmente sotto controllo. Mi hanno aiutato molto anche gli occhiali blu bloccanti che proteggono ogni sera i miei occhi dalle luci artificiali.

Camminate al tramonto, earthing… Non ho avuto grossi eventi personali in questa fase, e il mio diabete è andato alla grande dall’ultima testimonianza fino al 15 settembre, tanto è che in diabetologia, date le buone glicate, mi hanno cambiato terapia togliendomi l’insulina diurna, quella prima dei tre pasti, e sostituendola con la metformina, che non è da iniettare ma è in compresse. Una vittoria, ne sono stata felice come una bimba a Natale.

Il Diabete alla metformina ha risposto subito alla grande. Anzi forse all’inizio meglio che in ogni altra fase. Credo di capire che al mio corpo piaccia essere “sorpreso” e che non mi possa mai adagiare ad una terapia o ad un accorgimento. Va sempre destato. Comunque all’inizio le compresse di metformina funzionavano bene, così bene che a metà estate, quando la mia glicemia era già buona al momento della misurazione prima del pasto, molto spesso dimezzavo la dose anche della compressa di metformina prima del pasto, prendendone mezza.

Una cosa che sapevo era che non dovevo mai sgarrare, non ho mai toccato un dolce, un carboidrato complesso o un latticino. Se lo avessi fatto, sarebbe salita la glicemia nonostante tutti gli sforzi ed accorgimenti. Ma non mi è mai pesato. Credo che siano servite proprio tanto.

Ho 3 grandi paure:
» che gli accorgimenti non bastino, che il diabete voglia sempre qualcosa di più e qualcosa di nuovo
» che per qualche altra cosa io debba prendere dei medicinali che mi sballino l’equilibrio che ho
» che la mia Ethel smetta di lavorare!

Nel breve termine ho notato subito una pelle più fresca, ringiovanita, senza un brufolo, capelli che erano sfibrati e fini erano diventati più sani corposi, atteggiamento più positivo a tutto nella vita, non mi sono scottata sotto il sole anche senza creme solari (che non ho più usato), non avevo più voglia di zuccheri o bevande zuccherine.

Le due cose che più influenzano la mia glicemia, a parimerito, sono ciò che mangio e gli eventi stressogeni. Infatti, a causa di diverse problematiche contingenti, le glicemie talvolta tornavano a fare i capricci, ma gli accorgimenti tenuti per farle rientrare nel medio periodo funzionavano e tornava tutto alla normalità-

Ora l’insulina rapida è stata sostituita da compresse di metformina, e quella serale da un’altra insulina retard molto più leggera e miscelata con liraglutide. Dall’ultima testimonianza ad oggi, 15 settembre 2019, le mie glicemie sono molto buone, sono serena. Ho imparato ad ascoltarmi ed ho capito che fa più male lo stress e l’infelicità.

Che se divento un tutt’uno con la Natura, se apprezzo il cibo che mi cucino con amore e umiltà, se respiro bene, se cammino bene, se mangio bene, se onoro il sole, l’acqua e sto lontana quel che è possibile dell’inquinamento terrestre, acustico, luminoso, verbale, sensoriale, olfattivo, e dai brutti pensieri, allora la condizione che chiamate malattia… migliorerà.

— Valentina Giubilei

Cos'è Funfastik

FunFastik è un percorso che ti permette di inserire regolarmente il digiuno nella tua vita, e ti permette di sfruttare questo strumento potentissimo che la Natura ci ha dato in dotazione per restare in salute per sempre.

Puoi quindi:
Riprendere confidenza con le potenzialità del corpo
Prendere il controllo su degenerazione e invecchiamento
Prendere anche il controllo sulla malattia
Non è una magia, anche se può sembrare, ma è la diretta conseguenza del far funzionare il corpo secondo i suoi ritmi.

Molti parlano di "cosa" bisogna mangiare, troppi parlano di "quanto" bisogna mangiare, ma pochissimi (se non nessuno) parlano di "quale frequenza" dovrebbe avere una buona alimentazione.

Molti studi scientifici evidenziano che, anche mangiando mediamente male, si possono ridurre i danni se si mangia con minore frequenza.

Ebbene sì. La frequenza con cui si mangia può fare la differenza tra salute e malattia. È una delle tante variabili, ma dato che molti non viene neanche considerata è giusto che venga tirata in causa ogni tanto...
Esco ora da un digiuno secco iniziato la sera di Natale. Il più “bello” di tutti sinora… perché è stato anche il più “sudato” e, perché no, meritato!

Dopo essere partita alla grande a settembre, ho avuto settimane e mesi non semplici nell’affrontare mentalmente questa pratica. È un po’ come se i primi digiuni secchi perfettamente riusciti avessero in realtà scatenato dentro di me “fantasmi mai sopiti”. Mostri che ho dovuto affrontare. Combattere. Vincere.

E ho dovuto farlo io, nessuno al di fuori di me poteva essermi d’aiuto… questa era l’unica certezza. Momenti in cui la fame non era fame: partiva da uno stato mentale non focalizzato e disorientato. Momenti bui in cui ho mandato all’aria tutto dopo poche ore, più volte. Con un senso di frustrazione che mi rimaneva addosso e complicava le cose. E che, dopo vari digiuni secchi non riusciti, è andato a indebolire la leva motivazionale che mi aveva portato a scegliere proprio questo percorso.

E poi? La mia testardaggine ha vinto. E io ho vinto sui miei mostri quando ho capito che c’era una cosa molto importante che in realtà mi mancava: l’atteggiamento mentale corretto per affrontare questa pratica. Ethel Cogliani è stata bravissima ad accompagnarmi e spiegarmi la pratica, tuttavia ho compreso che questo a me non bastava. A me per come sono fatta: cocciuta e testarda.

Cos’ho fatto? Ho semplicemente pensato fosse utile che mi ritagliassi tempo, voglia energie e spazio per studiare un po’ di più questo digiuno secco… Sentivo che dovevo creare io le mie conoscenze. Perché solo “conoscere fino in fondo” ti rende libero di scegliere consapevolmente.

Ho letto e riletto Filonov, ma non solo! Ho selezionato quasi una decina di testi che mi aiutassero a entrare nel vivo e capire l’importanza di quello che stavo cercando di fare. Dettaglio dopo dettaglio. Mi sono creata un bel “bagaglio motivazionale”. Comprendere a fondo le dinamiche di un digiuno secco ti aiuta ad affrontarlo con consapevolezza e, perché no, anche con più grinta.

Questo digiuno secco ha portato a galla anche malessere fisico. Ci stava. E proprio sapere mi ha aiutato ad affrontare. E vincere. Soprattutto sulla fame nervosa che questa volta proprio non si è presentata. Mai. E questo mi fa riflettere.

Ecco, mi porto nel nuovo anno questa bella consapevolezza, vera forte e concreta. La consapevolezza che sto costruendo, settimana dopo settimana, una meravigliosa abitudine. Ed è bello concludere l’anno con un digiuno secco che ti apre nuovi orizzonti, e ti fa capire che sì, ce la puoi fare. Ce la puoi fare davanti a qualsiasi ostacolo, se solo lo vuoi 😉

Buona fine e buon inizio. E buon digiuno secco a tutti 😉

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10 Aprile 2020

Ed eccomi qui… finalmente posso condividere con voi questa magia che – dopo un digiuno secco di 3 giorni molto “sentito” e a mio avviso a tutti gli effetti “terapeutico” – si è avverata. Mi piace credere alle coincidenze, tuttavia in questo caso penso valgano poco.

Anni e anni – 4! – che provavo a concepire, senza risultati.

A fine giugno inizio a familiarizzare grazie a Ethel Cogliani con questa bellissima pratica… e a fine 2019 mi immergo quasi per caso in questo digiuno secco – di cui ho portato a suo tempo testimonianza anche qui nel gruppo – durato 3 giorni, in cui sono stata male, e ho sentito che il mio corpo si “stava liberando” di più fardelli.
Sensazione non piacevole, tuttavia fantastica 😉

Ebbene, come per magia, subito dopo quei 3 giorni…. accade la magia! Dopo 4 anni di tentativi a vuoto, ecco che finalmente “aspetto”. E non penso affatto sia una coincidenza il fatto che finalmente sia successo! Per di più subito dopo un digiuno secco così particolare.

Questo per dire che grazie a una pratica di digiuno secco costante e consapevole… nel nostro corpo davvero accadono magie! E questo è il motivo per cui… no, non sono una pazza 😉 Ho scelto di continuare anche in gravidanza con i digiuni secchi: leggermente rivisti e assolutamente non forzati. Ma sono ancora parte integrante della mia routine settimanale e ne vado fiera 🙂 E… sono in forma, sono sana, la bimba cresce regolarmente.

Questo per sfatare tutti i miti che vogliono il digiuno come una pratica che è “il male assoluto”, “il peccato”, un qualcosa “contro natura”. Parlando con Ethel Cogliani giusto l’altro giorno al telefono, si discuteva proprio di questo: quale animale in Natura ha per tutti i mesi di gestazione cibo a volontà tutto il giorno, tutti i giorni? La risposta è talmente ovvia che basta questo per scardinare tutte le paure e i falsi miti che tendiamo ad avere rispetto a un periodo così delicato e fantastico come la gravidanza.

Il segreto è sempre quello: sta nel sapersi ascoltare e assecondare i bisogni del proprio corpo. Solo così può guidarci, e sempre nella direzione corretta. Diamogliene la possibilità… e accadranno magie. Io ne sono la prova 😉

Grazie Ethel Cogliani per il supporto. Soprattutto ora, che è tanta la necessità di confrontarmi con un terapeuta che non abbia paura di seguire la Natura.

— Monica Montanaro

Le 4 FASI del percorso

FunFastik non vuole essere un percorso terapeutico a tutti gli effetti, ma vuole essere un percorso di esperienza e stimolazione, affinché questa pratica sia considerata in modo più sereno e graduale e allo stesso tempo scientifico, in modo che chiunque ne può trarre il massimo giovamento.

Il percorso consiste in diverse fasi, allo scopo di accompagnarti in sicurezza a livelli via via più profondi di questa pratica, e in base alle tue specifiche esigenze e predisposizioni:
1

VALUTAZIONE

Il primo incontro avrà lo scopo di permetterci di conoscere il tuo reale stato di salute e poter prendere le dovute accortezze durante le fasi preparatorie, i digiuni brevi e poi quelli lunghi (se vorrai approcciarli).
2

PREPARAZIONE

Consiste in una fase depurativa che ti permetterà di ripulire il tuo corpo e prepararlo ai primi digiuni.
3

FOLLOW-UP

Verrai seguito a cadenza settimanale durante i digiuni brevi. Potrai spiegare dove hai trovato difficoltà e correggere i vari piccoli errori, in modo da prendere confidenza con le piccole variabili che fanno la differenza in questa pratica e strutturare un digiuno personalizzato sulle esigenze specifiche del tuo corpo.
4

EVENTI

Sono esclusivi e dipendono direttamente dalla valutazione di idoneità fatta dagli specialisti. Non sono aperti a tutti, ma solo a chi ha già fatto il percorso con noi e ha fatto tutta la preparazione. In questi eventi staccherai dalle sollecitazioni esterne, e il tuo corpo si prenderà realmente il tempo che gli serve per guarire. Immersi nella Natura per 8 giorni (5 di digiuno e 3 di rialimentazione) lo scopo è di porre attenzione a tutte quelle condizioni ambientali, psichiche e terapeutiche (massaggi, meditazione, respirazione, ginnastica…) che stimolano il potere rigenerativo e depurativo del corpo, migliorando l’efficienza del digiuno.

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Mi Chiamo Daniela Busato, ho 55 anni e dal 1993, da dopo la nascita del secondo figlio (25 anni fa), soffro di ipotiroidismo.

Da quando mi è stato diagnosticato, ho iniziato a prendere pastiglie di Eutirox, all’inizio con un dosaggio minimo (25mg) che con gli anni ho dovuto sempre aumentare fino ad arrivare a 100 mg al giorno.

I sintomi erano quelli classici, dall’aumento di peso alla difficoltà a dormire e mancanza di respiro stando coricata, stanchezza, spossatezza, nervosismo continuo, problemi di circolazione, stitichezza, bronchiti ricorrenti, difficoltà di concentrazione, ansia, dolori articolari e muscolari, pressione bassa.

Con l’assunzione di Eutirox e con una dieta ipocalorica di 1300 kca, datami dall’endocrinologa che mi seguiva all’epoca, sono riuscita perdere 10 kg, ripresi e raddoppiati però negli anni successivi malgrado l’aumento del dosaggio del farmaco. Qualche anno dopo, nel 2004 un fulmine a ciel sereno: mi viene diagnosticato un carcinoma alla mammella destra, e di conseguenza ho subito una doppia quadrantectomia. Nel 2005 un secondo intervento per recidiva con dissezione ascellare.

Ciò mi ha portato a fare radioterapia, la prima volta e 4 cicli di chemioterapia, la seconda associata a una terapia ormonale sostitutiva con tutte le conseguenze che ne convengono, compresa una forte osteopenia, senza contare lo stress fisico e psicologico. Non ci voleva proprio! Alla dieta era l’ultima cosa a cui pensavo.

Ripresa dalle cure per il carcinoma, e visto gli esami positivi senza ripresa di recidive, mi sono tranquillizzata un po’. Rimaneva però sempre il problema della tiroide, con cui ormai mi ero rassegnata a convivere. I sintomi si ripresentavano sistematicamente e il peso ora non era più sotto controllo. Sono arrivata a pesare addirittura 75 kg per 1,45 m di altezza.

Ho ripreso la vecchia dieta dell’endocrinologa e iniziato a fare lunghe passeggiate, a correre, ma niente. Ho perso subito 5 kg ma poi stop, e se mi fermavo in un attivo risalivo. Ho cominciato ad avvicinarmi e a informarmi sulla “paleo dieta” insieme a mio marito attraverso notizie sul web e lettura di vari libri, e ho provato a iniziare a modificare il mio stile alimentare riscontrando cosi i primi miglioramenti.

Ho iniziato insieme a mio marito a seguire e leggere gli articoli, e in seguito ho partecipato al Paleomeeting del 2018 dove ho conosciuto alcuni membri della S.I.M.N.E, tra cui il dott Emanuele Gambacciani e la dott.ssa Ethel Cogliani. Ho iniziato dapprima con il dott. Emanuele Gambacciani, e sotto la sua guida ho iniziato a perdere già parecchi chili e a sentirmi decisamente meglio, ma dalle analisi la mia tiroide continuava a non funzionare bene.

È stato a questo punto lo stesso dott. Gambacciani che, dopo avermi seguito per qualche mese, mi ha indirizzata dalla dott.sa Ethel Cogliani, la quale ha preso in mano la mia situazione e ha trovato la chiave giusta per continuare la mia ripresa. Da subito ho trovato in lei una persona disponibile, preparata e sempre presente in qualsiasi momento, sempre pronta a sostenermi e consigliarmi anche al di fuori degli incontri programmati.

Dopo un’attenta valutazione della mia situazione personale ed esami di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza, mi ha dato molti consigli sull’alimentazione personalizzati e cercato di riequilibrare con una serie di integrazioni tutti gli squilibri che il mio corpo aveva ormai accumulato negli anni.

Già avevo eliminato dalle mie abitudini alimentari cereali, legumi, latticini e tutti gli alimenti industriali, preferendo proteine animali (possibilmente da allevamenti non intesivi), ma Ethel mi anche aiutato a capire quali tipi di verdure e frutta non vanno bene per chi ha problemi con la tiroide, di quali minerali ero carente e così via. Piano piano seguendo i suoi consigli e uno stile di vita più vicino alla natura il “meccanismo” si è rimesso in moto.

Da qualche mese mi ha introdotta alla terapia del digiuno una volta a settimana. Iniziato con scetticismo ma decisa a metterlo in pratica con diligenza, ho riscontrato già dalle prime volte un immediato beneficio a tutti i livelli, e ora faccio fatica a non farlo.

A distanza ormai di un anno da quando sono seguita dalla dott.ssa, i miglioramenti sono evidenti: ho perso in tutto 15 kg, il sonno è ristoratore e senza nessun risveglio notturno, scomparsa della spossatezza e della stanchezza con ritrovata energia, migliore concentrazione, scomparsa di dolori articolari e muscolari, migliore circolazione.

Ma la cosa più importante è che anche tutti i valori delle analisi sono decisamente migliorati, compresi quelli della tiroide e, in accordo col mio medico di base, ho ridotto da prima il dosaggio di Eutirox fino ad eliminarlo totalmente proseguendo con le integrazioni.

I miglioramenti sono tuttora costanti e continui.

Che dire… grazie Ethel.

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Aggiornamento a Marzo 2020

Quando ho iniziato a essere seguita da Ethel avevo problemi di sovrappeso, ipotiroidismo e una storia di interventi per carcinoma. Ormai seguo il suo protocollo da 17 mesi.

Già da un anno circa seguivo una dieta priva di pane, pasta, latticini, farine e più basata su carne, pesce, uova, verdura e frutta. Niente colazione e inoltre 2 volte a settimana digiuno intermittente, vale a dire un solo pasto al giorno alla sera.

Quello che mi ha spinto verso questo percorso è stato il fatto che, un anno circa dopo la seconda gravidanza, quindi nel 1994 mi hanno riscontrato un ipotiroidismo curato con Eutirox con dosi sempre crescenti fino ad arrivare a 100 mg e conseguente aumento di peso, arrivando lentamente a un forte sovrappeso.

Nel 2004 e 2005 ho affrontato due interventi per carcinoma alla mammella destra con dissezione ascellare e conseguente radioterapia prima e chemioterapia poi. Prima di Ethel era da più di un anno che ero seguita da un altro biologo nutrizionista con il quale avevo cambiato tipo di alimentazione, e già ero riuscita ad avere una diminuzione di peso di circa 8/9 kg e un miglioramento della gorma fisica e psichica.

Poi si sono fermati i risultati e i valori della tiroide erano ancora alti, e anche il peso si era fermato, per cui dietro suggerimento dello stesso mio nutrizionista che mi ha seguita mi sono rivolta a Ethel.

Ethel mi ha introdotto delle integrazioni e dato ulteriori indicazioni per quanto riguarda gli alimenti da introdurre o togliere dalla mia alimentazione. E già in questo modo ho avuto miglioramenti per quanto riguarda forza fisica, umore e perdita di peso.

Poi mi ha chiesto se ero interessata a un percorso di digiuno. All’inizio ero scettica e pensavo che non ce l’avrei mai potuto fare, per cui non mi aspettavo granché. Le istruzioni sono state molto chiare e complete, e mi hanno aiutato tantissimo. Inoltre Ethel è sempre stata disponibile per qualsiasi dubbio o aiuto o correzione necessaria per migliorare la resa del digiuno, settimana dopo settimana.

La prima volta che ho fatto il digiuno l’ho fatto introducendo acqua, e sono riuscita a gestirlo abbastanza bene. La seconda volta sono partita con quello secco, e per la prima parte della giornata è andata abbastanza bene, verso sera invece i primi disagi si sono fatti sentire freddo e mal di testa.

Piano piano il digiuno secco settimanale è diventata un’abitudine a cui faccio fatica a rinunciare, in genere lo supero bene. Sono arrivata a fare circa 36 ore e il giorno di uscita – ma soprattutto il giorno successivo all’uscita – mi sento piena di energia e ringiovanita.

Sono riuscita a ottenere alcuni dei risultati che desideravo: il peso a ricominciato a scendere, le analisi a migliorare, e sia fisicamente che psicologicamente mi sento meglio, più concentrata, più attiva, la pelle più liscia, l’intestino regolare, il sonno profondo e riposante. Sono stata seguita regolarmente ogni 3 mesi con un colloquio diretto, Ethel è sempre presente se ho qualche dubbio o necessità, ma in linea di massima non ho sono stati necessari grossi accorgimenti.

Non ho aneddoti particolari da raccontare, perché ammetto che i digiuni sono sempre filati abbastanza bene, ma voglio dire che non bisogna mai credere di non potercela fare o di non esserne capaci, il nostro corpo è più forte di quello che crediamo. È questione di testa: l’importate è non farlo mai come un obbligo.

Io mi sono scelta un giorno della settimana (il giovedì) che mi permette di avere la giornata abbastanza occupata dal lavoro (perché così mi aiuta non pensare che sto digiunando) ma che non è la più impegnativa: ho la fortuna di avere un lavoro con orari diversi nella settimana (giorni a 6 ore e giorni a 8 ore) per cui ho scelto il giorno con un turno di 6 ore, così nella mattinata sono impegnata con la casa e le commissioni e il pomeriggio in ufficio.

Fortunatamente mio marito mi segue e, anche se non fa il digiuno completo come me, il giorno che lo faccio io lui fa un digiuno intermittente, così all’ora di pranzo nessuno dei due mangia e non devo preparare nulla da mangiare e questo mi aiuta. Alla sera non devo preparare il pranzo per il giorno dopo come invece faccio di solito, perché al venerdì in genere lo dedico alla spesa settimanale e così al pranzo ci penso nel giorno di uscita.

Un altro escamotage che adotto è quello di avere sempre dietro con me una bottiglietta di acqua: questo perché mi sono resa conto che è sempre la testa che comanda per cui, se io so di non avere a portata di mano l’acqua comincio a pensare che ho sete, che non devo bere e più ci penso più, mi viene sete. Invece, se io so di averla dietro è come se avessi una “valvola di sicurezza” per cui il pensiero cambia: “non ti preoccupare, se proprio hai sete l’acqua ce l’hai, quindi puoi resistere ancora un po’… ” Alla fine non ci penso più e la giornata passa senza problemi. Piccoli escamotage che mi aiutano psicologicamente.

La difficoltà più grande che riscontro è quando capita che devo cucinare la sera per il giorno dopo (facendo i turni delle volte mi devo organizzare) e allora diventa più difficile, perché i profumi si accentuano e la voglia di assaggiare diventa forte. Le prime volte poi la sera avevo sempre una sensazione di freddo e mal di testa, e questo mi procurava disagio, ma al mattino dopo una bella dormita passa tutto.

La cosa più bella che dà il digiuno è la sensazione di energia che ho il giorno dopo, ma ancora di più il giorno seguente all’uscita. Una sensazione di leggerezza, di stare bene. Inoltre i gusti si acuiscono e apprezzo molto di più i cibi che mangio. Adoro il brodo di ossa che bevo il giorno di uscita, ad esempio.

Allego le mie foto qualche anno prima di essere seguita e oggi.

Prima e dopo
— Daniela Busato

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Introduzione al FunFastik

Apprendi i tuoi primi passi verso il digiuno e inizia a superare i tuoi limiti

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Domande Frequenti

In cosa consiste il percorso FunFastik?

Il percorso consiste in una serie di incontri individuali direttamente con Ethel Cogliani, biologa nutrizionista. Il primo sarà a scopo valutativo, importante soprattutto per individuare eventuali problemi che possono influenzare il percorso del digiuno.

In generale si tratta di 2-3 incontri nell’arco di 2 mesi allo scopo di inquadrare la situazione, avviare il processo di depurazione e seguire i primi digiuni.

A seguire ci sarà un “follow-up” dove verrai seguito online settimanalmente dallo staff Immunoreica/FunFastik allo scopo di correggere, migliorare e personalizzare il digiuno, in modo che si inserisca perfettamente nella quotidianità e nella routine. Alla fine entri ufficialmente a far parte di una vita di salute… per sempre.

Solo se te la senti veramente e ne sente realmente la necessità, potrai aderire agli eventi residenziali di 8 giorni (di cui 5 di digiuno e 3 di rialimentazione) concordemente con i consulenti FunFastik.

Per costi, date e altre informazioni degli eventi, sia quelli preparatori che quelli residenziali di 8 giorni, contattaci.

A chi è consigliato?

È consigliato a chi si mette in gioco e ha visto già come una corretta alimentazione è direttamente collegata al benessere dello stato fisico e mentale.

È consigliato per chi sta bene e vuole restare bene per sempre, per i curiosi.

Il digiuno lavora migliorando tutta una serie di patologie, e nella “valuazione” cerchiamo di capire se è il caso di introdurre subito il percorso vero e proprio o è meglio prima correggere l’alimentazione, al fine di ottimizzare il percorso per chi ha specifiche problematiche (autoimmuni, degenerative, oncologiche, ormonali, digestive…)

È consigliato per le famiglie che hanno malattie ricorrenti e vogliono cercare di uscire dal “kharma familiare” che si portano dietro, perché spesso non è solo una questione genetica.

In realtà non ci sono specifiche categorie che non possono approcciare a un percorso del genere. Quel che è importante è una valutazione attenta e una lenta progressione nel percorso, se le problematiche che si vogliono attaccare risultano particolarmente delicate (persone gravemente sottopeso, malati oncologici a stadi avanzati, gravidanze, bambini ecc…).

Se hai particolari condizioni e vuoi valutare il digiuno, contattaci e valuteremo insieme se e come svolgere al meglio questo magnifico percorso.

Cosa prevede oltre al digiuno?

Le pratiche associate hanno tutte le scopo di agevolare e migliorare lo smaltimento delle tossine che si generano durante il digiuno, e quindi migliorare l’efficienza e la percezione psicologica dei singoli digiuni.

Massaggi stimolanti, ginnastica specifica, respirazione, coppettazione, passeggiate, abluzioni… fanno parte del quadro proposto all’interno dei nostri percorsi. Cerchiamo di introdurli in vari modi per far sì che diventino un tutt’uno con lo stile di vita che vogliamo trasmettere.

Tutti gli eventi che facciamo hanno lo scopo di farlo divertendosi, per rompere così il ghiaccio con pratiche che altrimenti sarebbero difficili da introdurre nella vita.

C'è un tempo minimo per prepararsi a un evento di 8 giorni?

Sì, l’ideale sarebbe iniziare la preparazione almeno 2 mesi prima di un evento.

Si può fare il percorso FunFastik senza partecipare agli eventi?

Certamente, gli eventi sono esperienze che noi riteniamo fondamentali, ma che richiedono molto impegno, a differenza dell’inserimento della pratica del digiuno nella quotidianità.

Consigliamo gli eventi a chi non trova grande beneficio dall’unico giorno settimanale di digiuno, o a chi ha particolari problematiche molto radicate anche se impostato perfettamente, in quanto con molta probabilità il corpo ha bisogno di più tempo per attuare reali cambiamenti, ma soprattutto che siano duraturi.

Negli eventi sono previste tecniche particolari di massaggio, respirazione, ginnastica e molto altro allo scopo di gestire al meglio i digiuni e per un approccio migliore a questa pratica.

Anche per chi ha intenzione di fare i percorsi più lunghi con il professor Filonov, è un buon modo per arrivarci con un’impostazione corretta e ottenere il massimo beneficio con la minor fatica, in quanto già “allenato” in questa pratica e impostato correttamente nelle varie fasi.

Articoli dal blog

Chi siamo

Il percorso di ricerca che ha portato a Funfastik è iniziato circa 25 anni fa, quando entrambi frequentavamo una palestra di Kung Fu tradizionale cinese.

È lì che abbiamo appreso le prime tecniche sulla medicina tradizionale orientale.

Nella personale ricerca di entrambi, abbiamo approfondito nel tempo aspetti diversi della salute in base alle nostre personali predisposizioni e ai percorsi di studio intrapresi.

Ma se è con le arti marziali che abbiamo iniziato, possiamo dire che queste non ci hanno mai abbandonato.

Infatti io – Ethel – approfondivo tutti gli aspetti sulla nutrizione, la diagnostica e l’interpretazione dei sintomi e delle concause della malattia.

Stefano invece approfondiva tutto l’aspetto psico-motorio (massaggi, respirazione, postura…) rimanendo sempre e comunque in ambito marziale, ma spostando la propria attenzione dalla Cina alla Russia con una difesa personale molto particolare, i cui principi si basano proprio sul controllo dell’ansia e dello stress durante il combattimento.

Questo ha portato Stefano a girare il mondo (Parigi, Toronto, Amsterdam, Hong Kong, Bucarest, Praga…) allo scopo di apprendere tecniche sempre nuove ed approfondite, dai più esperti riconosciuti a livello mondiale.

Poi siamo arrivati al professor Sergej Filonov e il suo digiuno secco.

Lo abbiamo abbracciato subito come se fosse semplicemente il coronamento di una ricerca durata una vita, in quella che è la sterminata e spesso sconosciuta cultura russa.

Grazie ad un gruppo di pazienti che ci seguono da vicino, abbiamo introdotto immediatamente il digiuno nel protocollo IMMUNOREICA e abbiamo riscontrato subito enormi risultati in resa e mantenimento degli obiettivi sui pazienti.

Abbiamo deciso quindi di insegnare questa procedura, e corredarla di tutti quei princìpi che i russi affiancano al digiuno per renderlo più efficace e più tollerato dal corpo, strutturando percorsi via via più approfonditi che portano le persone a riscoprire e gestire il loro corpo in condizioni fuori dalla normalità di una società bulimica.

Attualmente stiamo scrivendo un libro che sintetizzerà la conoscenza e la coscienza acquisita in questi 25 anni in un compendio di teoria e pratica immediatamente applicabile nella quotidianità. Per il 2020 stiamo scrivendo il nostro primo libro a 4 mani proprio per dare un quadro completo di ciò che intendiamo per “salute” e come coltivarla nella quotidianità.

Ethel Cogliani

Specializzata nel trattamento delle malattie autoimmuni, croniche e infiammatorie. Ideatrice del protocollo IMMUNOREICA. Autrice dei libri “Dietro la Malattia”, “Tiroide X-Files”, “Paura” e coautrice di “Super-Vivere nel XXI Secolo”. Editrice e redattrice della rivista Immunoreica Magazine, la prima rivista dedicata all’approccio funzionale delle Malattie Autoimmuni.

Stefano Andrade

Personal trainer, maestro di Arti Marziali ed esperto in massoterapia. Specializzato nell’uso del movimento, dei massaggi e della respirazione per il potenziamento delle performance atletiche, riduzione delle tensioni e gestione dell’ansia. Coordinatore della sezione “Sport e Movimento” di Immunoreica Magazine. Coautore del libro “Super-Vivere nel XXI Secolo”.
foto di Antonio Scioli

Antonio Scioli

Medico chirurgo da oltre 30 anni, specialista in Medicina dello Sport e Pediatria. Nel corso della sua carriera ha avuto esperienza professionale di medicina di emergenza, cardiologia e medicina delle dipendenze. Attualmente è primario del SerD della Regione Molise. Ha sempre ritenuto l’alimentazione un elemento fondamentale della salute umana, e lui stesso segue una dieta paleo con periodi di restrizione calorica intermittente.
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